Vaccini, immunità naturale e trasparenza: le verità ignorate nella gestione della campagna
Intervento di Luca Teodori a Non è l’Arena. Ferrara, Piazza Trento Trieste. 03 novembre 2021
La questione dei vaccini e i dati scientifici ignorati
Avendo chiaro fin dall’inizio che i vaccini non fossero efficaci nel limitare i contagi, e considerando i potenziali danni estremamente elevati, posi con fermezza la questione durante il mio intervento. Sottolineai, inoltre, l’importanza dell’immunità naturale, evidenziando come fosse, secondo i dati scientifici già riportati da vari organi di informazione, molto più efficace e duratura. Questo principio, che storicamente è stato riconosciuto nella medicina, è stato messo in secondo piano in favore di una campagna vaccinale di massa.
Le assurdità nella sperimentazione e il ruolo del British Medical Journal
Fin dall’inizio, era evidente che esistessero delle criticità nei processi di sperimentazione per l’autorizzazione dei vaccini. Già nel dicembre 2020, l’autorevole British Medical Journal denunciò queste anomalie, mettendo in luce aspetti poco chiari nella metodologia sperimentale. In particolare, una delle assurdità più grandi fu l’eliminazione del gruppo placebo nelle sperimentazioni cliniche, un passaggio che lasciò enormi lacune nell’analisi degli effetti dei vaccini sulla salute, soprattutto per quanto riguarda gli impatti a medio e lungo termine. Senza un gruppo placebo, è impossibile ottenere dati comparativi e precisi su potenziali effetti collaterali nel tempo.
Il rischio per la salute pubblica e la trasparenza dei dati
L’eliminazione del gruppo placebo non è solo una questione tecnica, ma rappresenta un serio rischio per la salute pubblica. Se si fossero mantenuti i gruppi di controllo, si sarebbe potuto avere una visione chiara degli effetti a lungo termine del vaccino, permettendo di gestire la campagna vaccinale con una maggiore trasparenza. Ignorare l’immunità naturale e promuovere una campagna vaccinale senza basi scientifiche solide è stato un approccio pericoloso, che non ha considerato le conseguenze sul benessere delle persone.
Le reazioni e il video che documenta i fatti
Le reazioni a queste considerazioni non si fecero attendere, come si può vedere nel video disponibile nella nostra sezione. Nel video si può osservare come, di fronte a queste domande scomode, le risposte furono evasive e le reazioni tese a minimizzare la questione della sicurezza e dell’efficacia. Questo video rappresenta una testimonianza importante, che mostra come il confronto aperto sia stato spesso evitato, e come il dibattito scientifico sia stato orientato verso una narrazione unica.
Riflettere sulle scelte fatte e imparare dagli errori
Questa esperienza evidenzia l’importanza di valutare con attenzione le scelte sanitarie e di garantire che la sperimentazione clinica rispetti standard di trasparenza e rigore. Riflettere su questi temi ci permette di comprendere meglio la necessità di un approccio equilibrato, che non trascuri l’efficacia dell’immunità naturale e la tutela della salute. Le criticità emerse, e le reazioni documentate, devono servire da insegnamento per il futuro, affinché la scienza rimanga un campo di confronto aperto e non uno strumento di consenso imposto.