Sfida finale a Non è l’Arena: il confronto con il viceministro Sileri
Intervento di Luca Teodori a Non è l’arena. Roma, Via Tiburtina. (fuori dagli studi in strada) 01 dicembre 2021
L’ultimo invito a Non è l’Arena
Fu il terzo e ultimo invito che ricevetti dalla redazione di Non è l’Arena, e guardando il video capirete il perché. Dopo due puntate precedenti in cui il livello del confronto si era alzato su temi mai trattati, tutto era pronto per uno scontro finale. Fino a quel momento, i miei interventi erano avvenuti da remoto, ma in questa occasione fui invitato in studio, dove sarebbe stato presente il viceministro alla Sanità, Pierpaolo Sileri.
Coerenza e Green Pass: un principio irrinunciabile
Accettai la sfida, disposto a percorrere 1000 km tra andata e ritorno, senza pretendere alcun rimborso né gettone di presenza. Tuttavia, dichiarai che non avrei mostrato alcun Green Pass, per coerenza con la mia posizione di contestatore. Sorprendentemente, la richiesta fu accolta: tenevano troppo allo scontro, convinti di poter vincere. Mi presentai con Paolo Sensini, saggista ed esperto di geopolitica, pronto a sostenere la mia posizione.
La sfida di Sileri: dimostrare il contrario
Dopo un breve scambio di battute, giunse quello che credevano sarebbe stato il colpo del KO. Sileri, certo della sua posizione, affermò che avevo studiato male e che, se fossi riuscito a dimostrare il contrario del suo principio “più vaccini, meno morti”, si sarebbe dimesso il giorno dopo. Avevo però i dati dalla mia parte. In India, con una copertura vaccinale del 30%, la mortalità per Covid risultava sei volte inferiore rispetto all’Italia, dove la copertura vaccinale raggiungeva l’80%. In quel momento sapevo con certezza di avere la vittoria: scientificamente, dati alla mano, avevo dimostrato il contrario di quanto sosteneva il governo, supportato dai partiti, dalle TV e dai giornali.
La reazione in studio e il mancato invito
Nonostante l’evidenza dei dati, Sileri non si dimise, e in studio il deputato Bignami di Fratelli d’Italia preferì sottolineare l’importanza dei vaccini anziché chiedere le dimissioni del viceministro. Giletti chiuse il programma con un breve saluto e da quel momento non fui più invitato. Tornai su una rete nazionale solo nel settembre 2022, a Porta a Porta con Bruno Vespa, grazie alla par condicio e forte di quasi 50.000 firme raccolte per partecipare alle elezioni del Parlamento della Repubblica.
Una sfida aperta e il potere della coerenza
Questo confronto finale a Non è l’Arena rimane una testimonianza dell’importanza della coerenza e della capacità di sostenere le proprie posizioni. La reazione del sistema mediatico, dei politici e dell’opinione pubblica evidenzia quanto sia difficile mettere in discussione una narrazione dominante, anche di fronte a dati inconfutabili.